ATTIVITA’ FISICA: PRIMA DEL CANCRO
Non
sono
mai
stata
un
gran
portento
nell’
attività
fisica.
Prima
del
cancro
,
anzi
direi
fin
da
piccola,
complici
la
pigrizia
e
la
mia
mancanza
di
competizione
con
gli
altri
e
soprattutto
con
me
stessa,
non
avevo
mai
preso
in
considerazione
l’
attività
fisica
.
Insomma,
tra
mangiare
schifezze
e
poltrire
sul
divano
sarai
come
minimo
in
sovrappeso,
direte
voi,
invece
no.
Magra
come
un
chiodo.
Forse,
se
fossi
stata
in
sovrappeso
mi
sarei
curata
di
più
nell’alimentazione
e
nel
dedicarmi allo sport con maggiore impegno. Perchè così come una corretta alimentazione, anche l’
attività fisica
costante
è utile a prevenire il
cancro
.
Ma non si vive di forse e perciò proseguo nel mio breve racconto.
Per la verità, dai 20 ai 30 anni, feci qualche tentativo di avvicinarmi allo sport, per ben 2 volte. Tentativi miseramente finiti male.
La
prima
volta
che
mi
iscrissi
in
palestra,
lo
feci
con
tanto
di
personal
trainer
lampadato,
iperpalestrato
e
con
lunghi
capelli
biondi,
mechati
(eh
si
un
gran
tamarro, ma erano gli anni Novanta), che mi vide solo nel momento dell’iscrizione in palestra e poi mai più.
La
seconda
volta,
qualche
anno
dopo,
spinta
da
una
mia
amica
dell’epoca
a
iscrivermi
in
una
palestra
dall’altra
parte
della
città,
riuscii
persino
a
fare
ben
4
lezioni
di
step
(o
qualche
attività
simile)
in
cui
potevo
scegliere
se
deprimermi
la
mattina,
dove
le
mie
“colleghe
di
corso”
over
60
erano
più
ginniche
di
me,
oppure
la
sera,
dove
oltre
a
esserci
mie
coetanee
fisicate
e
truccate
per
fare
anche
attività
fisica
fuori
dalla
palestra,
pure
quelle
dotate
di
un
certo
peso
si
stancavano dopo di me. No, la palestra proprio non faceva per me!
L’APPROCCIO CON LA PISCINA
Accantonata
la
palestra,
mi
si
affacciò
l’idea
della
piscina,
anzi,
di
imparare
a
nuotare
per
l’esattezza.
Il
nuoto
è
lo
sport
completo
per
eccellenza:
fa
lavorare
tutto
il
corpo
e
l’acqua
ammortizza
la
fatica.
Ma
ci
misi
ben
3
anni
prima
di
decidermi
a
varcare
la
soglia
della
piscina
comunale
del
mio
quartiere.
Vi
chiederete:
“Perchè
mai?”.
Perchè
ero
vittima
dei
“traumi
da
acqua”.
Il
primo
avvenne
alle
elementari,
dove
negli
anni
‘80
gli
istruttori
pensavano
che,
chi
non
sapesse
nuotare,
facendo
i
tuffi,
potesse
magicamente
rimanere
a
galla.
Beh,
io
sfatai
questo
mito,
colando
a
picco
come
una
pera
cotta
e
bevendo
l’acqua
di
quasi
tutta
la
piscina.
Il
secondo
trauma
si
verificò
quando,
all’età
di
8
anni,
durante
le
vacanze
estive,
incauta
dei
pericoli
del
mare
siciliano
e
con
un
salvagente
grande
il
doppio
di
me,
venni
inghiottita
da
un’onda
dove,
fortunatamente,
mio
padre
con
una
prontezza
di
riflessi
mai
vista,
mi
tirò
su
dai
polsi.
E
anche
li
mi
ubriacai
di
acqua
salata.
Fortunatamente
i
tempi
cambiano,
tu
cresci
e
anche
gli
istruttori
si
evolvono:
se
siete
traumatizzati
e
fifoni
come
la
sottoscritta,
iniziate
con
il
corso
di
acquaticità
per
adulti,
seguito
da
un
corso
di
nuoto
per
principianti.
Ho
imparato
a
nuotare?
Non
ancora,
ma
tre
bracciate
in
apnea
riesco
a
farle benissimo!
ATTIVITA’ FISICA: QUANDO IL CANCRO TI CAMBIA
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LA NUOVA VITA
ATTIVITA’ FISICA
“C’e un circolo virtuoso nello sport: più ti diverti più ti alleni; più
ti alleni più migliori; più migliori più ti diverti.”
- Pancho Gonzales
COME PRATICARE ATTIVITA’ FISICA
L’
attività
fisica,
praticata
in
maniera
costante
e
corretta
,
può
essere
un
valido
aiuto
per
la
prevenzione
e
la
regressione
di
alcune
patologie,
compreso il cancro.
Ma
come
praticare
un’adeguata
attività
fisica
che
permetta
di
ottenere
i
massimi
benefici
per
il
nostro
corpo
e
contrastare
malattie,
anche
neoplastiche
, o impedire il rischio di recidive?
L’
attività
fisica
ideale
è
indicata
da
35/40
minuti
al
giorno
di
sport
con
intensità media per 5/7 volte alla settimana.
Cosa si intende per
attività fisica a intensità media
?
E’
una
fatica
moderata
con
una
modesta
accelerazione
della
frequenza
cardiaca
e
respiratoria,
è
possibile
parlare
tranquillamente
e
non
si
suda
troppo.
Le attività fisiche a intensità media possono essere:
•
la
camminata a ritmo sostenuto
(30/50 minuti al giorno)
•
andare in bicicletta
(15/20 minuti al giorno)
Non
è
necessario
fare
l’attività
fisica
senza
pause,
l’importante
è
fare
delle
sessioni di 10 minuti prima di ogni interruzione.
Anche
se
non
avete
mai
fatto
attività
fisica,
non
è
mai
troppo
tardi
per
iniziare,
ma
soprattutto
iniziate
gradualmente
con
qualcosa
di
poco
impegnativo come una camminata in un parco.
In
alternativa,
è
ottima
un’
attività
fisica
di
intensità
elevata,
che
consiste in 40/60 minuti al giorno per 3 volte a settimana.
Cosa si intende per
attività fisica a intensità elevata
?
Si
tratta
di
un’attività
che
richiede
una
fatica
molto
maggiore
e
un
considerevole aumento della frequenza cardiaca e respiratoria.
Le attività fisiche a intensità elevata possono essere:
•
corsa
•
camminata in salita
•
bicicletta veloce
•
nuoto veloce
•
attività sportive
Per
una
maggiore
prevenzione,
è
consigliato
associare
all’attività
fisica
costante
di
media
o
elevata
intensità
esercizi
di
tonificazione
muscolare
ed
esercizi
di
mobilizzazione
e
flessibilità
da
praticare
per
30 minuti per 2 volte a settimana.
I VANTAGGI DELL’ATTIVITA’ FISICA
Un’
attività
fisica
costante
ha
notevoli
vantaggi
per
l’organismo
come,
per
esempio, migliorare il nostro benessere psicofisico.
Lo
sport
o
qualsiasi
attività
di
movimento
continuo
aiutano
nella
prevenzione
di alcune
patologie
come:
•
malattie cardiovascolari
•
lombalgie
•
sindrome metabolica
•
osteoporosi
•
diabete
•
senilità
•
cancro
•
obesità
•
colesterolo
Inoltre
aumenta
il
dispendio
energetico
,
migliora
la
tolleranza
al
glucosio
e
riduce i rischi di morte prematura
.
Alcuni
studi
dimostrano
come
una
costante
attività
fisica
possa
ridurre
il
rischio
di
recidive
in
persone
che
abbiano
avuto
neoplasie
o
malattie
oncologiche
.
Ma i vantaggi non finiscono qui.
Il
movimento quotidiano
:
•
ritarda
l’invecchiamento
del
nostro
corpo
e
rende
più
giovani
le
sue funzionalità
•
migliora l’umore
•
favorisce la concentrazione
•
rafforza l’apparato muscolare e scheletrico
•
favorisce il calo di peso
•
riduce l’affaticamento
•
migliora l’aspetto fisico con la perdita del tessuto adiposo
A
livello
psichico
ed
emotivo,
l’attività
fisica
costante
produce
effetti
positivi come:
•
riduzione di ansia, stress e depressione
•
aumenta il benessere psicologico
•
sviluppa l’autostima
•
diminuisce la fame nervosa
•
favorisce la socializzazione
•
rende più felici
CHE ATTIVITA’ FISICA SCELGO?
BUONE NORME E ATTIVITA’ FISICA
La
scelta
dell’
attività
fisica
più
adatta
alle
nostre
esigenze
è
molto
importante,
soprattutto
se
dovete
riprendere
una
disciplina
sportiva
dopo
tanto
tempo
o
approcciarvi
per
la
prima
volta
al
mondo
del
movimento a tutto tondo.
Potrete
decidere
di
cambiare
la
vostra
attività
fisica
scelta
anche
in
corso
d’opera,
se
pensate
che
non
sia
adatta
a
voi
o
che
non
apporti
i
benefici
sperati.
Ma
con che criterio scelgo lo sport più adatto a me
?
Molto
dipende
dalla
vostra
indole
caratteriale
e
dalle
vostre
aspettative:
se
amate
la
natura,
chiudervi
in
palestra
potrebbe
non
essere
la
scelta
adatta,
come
andare
in
piscina
se
non
amate
avere
i
capelli
attaccati
sempre al phon.
Partite
da
quello
che
più
vi
piace
,
che
vi
possa
aiutare
emotivamente
più
che
fisicamente
a
stare
bene,
perchè
se
state
bene
emotivamente,
automaticamente anche il vostro fisico ne trarrà beneficio.
Se
amate
la
musica
e
l’acqua,
tutte
le
attività
fitness
potrebbero
fare
al
caso
vostro:
acquagym,
idrobike,
step,
gag
e
chi
ne
ha
più
ne
metta,
potrebbero essere l’ideale (previo sempre parere del medico/oncologo).
Potete
anche
partire
da
quello
che
avete
sempre
rimandato
.
Se
volete
imparare
a
nuotare,
potrebbe
essere
il
momento
giusto
per
iniziare
un
corso di nuoto
: l’acqua fa lavorare di più, ma con meno fatica.
Se
invece
odiate
l’acqua,
c’è
sempre
la
palestra,
dove
avrete
l’imbarazzo
della
scelta
tra
le
innumerevoli
attività
fitness
che
vi
proporranno
e
l’utilizzo
di
altrettanti
attrezzi.
Potete
anche
scegliere
di
farvi
seguire
da
un
bravo
personal
trainer
se
avete
bisogno
di
qualcuno
che
vi
sproni
a
dare
il
massimo
quando
state
per
mollare
o
che
vi
riprenda
quando
non
fate
il
vostro dovere.
Sport
individuali
o
di
gruppo
?
Dipende
se
avete
bisogno
di
un
livello
di
chiusura
cognitiva
più
alto.
Scegliete
uno
sport
che
vi
permetta
di
seguire
la
vostra
attitudine
per
poter
approfondire
un
approccio
mentale corrispondente alla vostra indole.
Oltre
a
una
costante
e
corretta
attività
fisica.
il
nostro
organismo
ha
bisogno
di
alcuni
cambiamenti
radicali
da
inserire
nella
vita
sedentaria
e
stressante
in
cui
siamo
immersi.
Non
solo
cambiamenti
fisici,
ma
soprattutto
cambiamenti di atteggiamento mentale
.
Rinunciare
al
corso/camminata
o
altra
attività
fisica
perchè
non
si
ha
tempo,
perchè
si
deve
prendere
il
figlio
dai
nonni
o
perchè
siamo
oberati
di lavoro, è un atteggiamento mentale che non aiuta il nostro organismo.
NON
FATELO!
Se
decidete
di
andare
in
piscina
2
volte
a
settimana,
devono
essere
2
volte
a
settimana,
basta
solo
organizzarsi
e
stabilire
delle
priorità.
VOI
SIETE
LA
PRIORITA’
.
Siate
costanti
e
coerenti,
perchè
lo
dovete
a
voi
stesse e alla vostra salute.
Non
interrompete
con
lunghi
periodi
di
inattività
:
anche
se
subite
un
intervento
(di
qualsiasi
genere),
appena
potete
muovetevi
con
moderazione.
Passeggiate,
fate
stretching,
yoga…insomma
riprendete
una
lieve
mobilità
appena
il
medico
vi
dà
il
via
libera
e
soprattutto,
ascoltate
il
vostro corpo.
Ogni
occasione
è
buona
per
fare
movimento
e
non
lasciatevela
sfuggire:
invece
di
prendere
l’ascensore,
fate
le
scale;
parcheggiate
a
un
paio
di
isolati
di
distanza
dalla
vostra
destinazione
e
andate
a
piedi;
andate
a
ballare;
fate
lunghe
passeggiate
in
mezzo
alla
natura,
respirando
a
fondo
e
calmando
i
pensieri.
Sia
prima
che
dopo
aver
fatto
sport
preparate il vostro corpo con dello
stretching
.
Ricordate
che
movimento
produce
movimento.
All’inizio
sarà
molto
dura,
soprattutto
se
siete
la
pigrizia
impersonificata,
ma
poi
non
vedrete
l’ora
di
dedicarvi alla vostra attività sportiva.
Pensate
a
voi
:
lo
sport
non
deve
essere
un
obbligo
o
un
supplizio.
E’
per
il
vostro
bene
e
deve
farvi
stare
bene.
Scegliete
l’attività
fisica
che
più
si
avvicini
al
vostro
essere:
piscina,
palestra,
tennis,
pattinaggio,
corsa,
sport di squadra, corsi di ballo…
Superfluo
dirlo
ma
seguite
un’alimentazione
corretta,
bevete
acqua
e
non
fumate!
Per saperne di più andate al blog!
ATTIVITA’ FISICA DURANTE LA CHEMIOTERAPIA
L’attività
fisica
durante
la
chemioterapia
o
durante
cure
ormonali,
compatibilmente
con
le
vostre
condizioni
fisiche,
apporta
numerosi
benefici
e
con
un’efficacia
paragonabile
a
quella
delle
terapie
farmacologiche.
Molteplici
studi
clinici
dimostrano
che
l’
attività
fisica
durante
la
chemioterapia
riduce
il
rischio
di
recidive
e di
mortalità
. Il motivo è semplice: l’attività fisica migliora la vascolarizzazione, di conseguenza i farmaci riescono ad accedere negli strati più profondi del tumore.
Ma
l’
attività
fisica
durante
la
chemioterapia
allevia
la
sensazione
di
stanchezza
e
stress
,
e
migliora
anche
l’
umore
,
sviluppando
naturalmente
la
chimica
cerebrale.
Inoltre
riduce
la
tossicità
tipica
dei
farmaci
chemioterapici
e
ne
allevia
gli
effetti
collaterali.
L’attività
sportiva,
infatti,
stimola
le
difese
immunitarie
,
diminuisce
il
dolore,
la
nausea,
l’affaticamento
generale
e
l’astenia
,
mantiene
costante
il
vostro
peso
e
vi
permette
di
condurre
un
migliore
tenore
di
vita
.
Quali
sono
le
attività
più
indicate?
Tutte
quelle
aerobiche
come
camminare,
danzare,
footing,
jogging,
bicicletta,
step,
pallavolo,
associate
ad
attività
di
resistenza.
RIABILITAZIONE DOPO LA MASTECTOMIA
ESERCIZI DI RIABILITAZIONE AIUTANO LA RIPRESA
Gli esercizi di riabilitazione al braccio dopo la mastectomia sono molto
importanti per riprendere la mobilità del vostro braccio ed evitare complicanze
come il blocco dell’arto o la formazione di un linfedema.
Esercizi specifici vi aiuteranno nel riprendere il corretto uso del braccio e le
vostre attività quotidiane.
LINFEDEMA E ACQUA
CONTRASTA E AIUTA IL BRACCIO A MIGLIORARE LA MOBILITA’
Il linfedema può essere uno dei problemi che si possono presentare dopo
l’intervento. Cos’è il linfedema: è un gonfiore, più o meno evidente all’arto
operato dovuto all’asportazione dei linfonodi. Può creare gonfiore o dolore
anche a distanza di anni. Con fisioterapia e attività fisica mirata,
soprattutto in acqua, si può alleviare e contenere il gonfiore o il fastidio.
ATTIVITA’ FISICA: DOPO IL CANCRO
L’attività
fisica
dopo
il
cancro
è
stata
ed
è
importantissima
.
Sia
a
livello
fisico,
sia
a
livello
emotivo.
Previo
parere
del
vostro
medico/oncologo
a
seconda
del tipo di intervento che avete subito e al tipo di cura,
cercate sempre di fare quello che vi piace.
L’approccio
con
l’
attività
fisica
dopo
l’intervento
,
personalmente,
è
stato
con
la
riabilitazione
al
braccio
operato:
2
mesi
di
esercizi
specifici
e
massaggi
mirati anche alla spalla perchè ero stata così brava a non muoverlo che riuscii a bloccarmi braccio e spalla. Ecco, non arrivate a questo punto!
Passiamo
già
abbastanza
tempo
in
ospedale,
se
possiamo
evitare
la
fisioterapia
che
ci
costringe
ad
andare
in
ospedale
quasi
tutti
i
giorni
è
sicuramente
meglio! Iniziate fin da subito a muovere il braccio, ovviamente senza esagerare, e con
esercizi specifici.
Ma
come
e
quando
ho
ripreso
l’attività
fisica
dopo
il
cancro
?
Ripartendo
da
quel
che
più
mi
piaceva,
come
lo
yoga.
Molte
pratiche
all’inizio
erano
faticose
e
fastidiose,
ma
con
il
tempo
è
andata
sempre
meglio.
Esistono
molteplici
varianti
che
una
brava
insegnante
di
yoga
potrà
suggerirvi
se
in
quel
momento
non
riuscite
a
eseguire
le
pratiche
standard.
E
la
piscina?
Nel
mio
caso,
per
ovvi
motivi,
la
piscina
è
stata
off
limits
per
circa
un
anno.
Non
solo
fisici,
ma
soprattutto
psicologici.
Ritornare
a
rapportarti
con
il
tuo
corpo
e
con
quello
delle
altre
donne
ha
bisogno
di
tempo.
E
non
in
tutti
gli
spogliatoi
c’è
la
privacy
di
cui
si
ha
bisogno.
Quindi
che
attività
fisica
intraprendo?
Dopo
l’intervento
per
il
cancro,
puoi
fare
alcune
attività,
ma
non
tutte
subito,
soprattutto
se
si
subisce
una
mastectomia.
Perciò
mi
focalizzai
sulla
parte
del
mio
corpo
che
non
aveva
patito
l’intervento:
le
gambe.
Inizai
a
camminare
.
Zero
spese,
abbigliamento
comodo
e
facile
da
reperire,
e
un
parco.
Ma
l’inverno
al
nord
non
è
così
clemente
e
camminare
sempre
sotto
la
pioggia
non
così
salutare.
Così,
mi
tappai
il
naso,
andai
a
cercare
la
palestra
più
isolata
della
città
e
mi
iscrissi.
Utilizzai
la
cyclette,
il
tapis
roulant
e
la
spalliera
per
continuare
la
riabilitazione
al
braccio
operato
.
Tutto
questo
a
distanza
di
6
mesi
dall’intervento.
Ma
state
tranquille:
più
tempo
passa
dall’intervento,
più
potrete
dedicarvi a qualsiasi attività sportiva senza problemi.